Ultimamente si ha l'impressione che le aziende abbiamo allentato la propria attenzione ai mercati energetici. Forse troppo. Probabilmente complice il fatto che i prezzi di power e gas naturale sono scesi molto dai picchi dello scorso anno, EM e CEO stanno pericolosamente trascurando di attivare gli strumenti di approvvigionamento delle commodities per i prossimi anni.
Purtroppo l'Europa è molto lontana dall'aver risolto i propri problemi di reperimento energetico. L'attuale apparente normalità dei prezzi del mercato sono solo figli di una una fase molto fortunata: inverno anormalmente caldo e Cina chiusa per Covid. Archiviato il passato ci troviamo a fronteggiare un 2023 con shortage fisiologico di gas e power pe ril quale si prevede un 2 semestre molto "caldo". La politica UE in materia di stoccaggi e transizione energetica sarà fatale per il mercato energia continentale e in Q423 si prevede di nuovo il gas sopra livello 1 €/Smc.
Stiamo spingendo le aziende ad attivarsi con acquisti strutturati e azioni dirette sulle piattaforme di trading per assicurarsi volumi e prezzi di budget congrui con i loro costi industriali. Gli indicatori di mercato sollecitano in tal senso:
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