Stampa e televisione si occupano continuamente di applicazioni energetiche dell’idrogeno riportando notizie di decine di start-up e milioni di euro di finanziamenti pubblici a progetti di ricerca e sviluppo.
A sproposito.
Purtroppo ad oggi si legge solo di iniziative legate ad impiego di tecnologia elettrolisi al fine di produrre idrogeno verde. Nonostante numerosissime pubblicazioni a livello mondiale che rilevano quanto l’idrogeno sia inadeguato utilizzato come combustibile essendo un “vettore”, il “main stream”, deluso dal fallimento di fotovoltaico ed eolico, spinge come non mai su generatori, utilizzatori termici e reti per il futuro dell’idrogeno.
Per i non addetti ai lavori vale la pena ricordare che:
- La produzione di idrogeno con elettrolisi ha un saldo energetico negativo
- L’idrogeno gassoso ha un potere calorifico inferiore ad 1/3 di quello del metano e quindi non può sostituire quest’ultimo “as it is”
- ’idrogeno ha una fastidiosa tendenza ad esplodere
- La produzione di idrogeno richiede lo “spreco” di enormi quantità di acqua. Se fosse vero che andiamo verso un surriscaldamento estremo della terra e periodi di forte siccità… meglio evitare.
Tutto ciò premesso la domanda è: perché in questo paese non sembra possibile fare informazione corretta, nel settore energia, senza distorsioni ideologiche o peggio dettate dalla lobby di turno?
Esistono ben altre tecnologie su quali investire in modo più sensato per una transizione energetica green e soprattutto possibile.